Democraft, opera realizzata per il Group show di Illustrazione “Inferno” ideato e curato da Roberta Vanali ed esposto presso la Galleria della Fondazione Siotto, a Cagliari.
Democraft (2020), il barcone democratico, è una rivisitazione in chiave contemporanea della figura di Caronte. Caronte non fa alcuna distinzione di razza, sesso, religione, appartenenza, età. Caronte carica chiunque (con la sola eccezione dei non sepolti nella versione dantesca) perché l’Inferno è aperto a tutti indistintamente. Ciò che l’opera si prefigge è una riflessione su quella che in apparenza sembra essere una democrazia perfetta. Tutti hanno libero accesso, tutti possono partecipare, ma poi avranno un peso effettivo nelle decisioni? Il barcone è democratico, è una promessa. Ma all’Inferno questa promessa sarà mantenuta?
L’opera ha anche altri sotto-livelli di interpretazione. Gli inferi assumono una dimensione decisamente “terrena”, il fiume Acheronte in cui vengono riversati liquami e scarti di ogni tipo ne è l’anticamera. L’essere umano appare artefice e incurante del proprio destino, di trasformare la propria casa, il pianeta, in una discarica, creando il suo personale Inferno e scegliendo di viverlo.
Un ultima chiave interpretativa è il tema degli sbarchi. È una curiosa contrapposizione quella tra le due figure dei conduttori. Da una parte c’è lo scafista nero, malvagio e mosso da deprecabili ragioni, che offre una speranza portando via i migranti dalla Libia. Dall’altra il traghettatore bianco, che onestamente svolge il suo lavoro, ma che riporta il disperato all’Inferno.